Il Governo ha presentato alle competenti Commissioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2023, denominato «Resilienza del sistema satellitare per le telecomunicazioni governative (SICRAL-R1)» per acquisire il necessario parere parlamentare.
La scheda tecnica redatta dallo Stato Maggiore della Difesa (SMD) ed allegata allo schema di decreto in esame evidenzia che il programma pluriennale ha come finalità l’acquisizione di un satellite geostazionario volto a compensare le minori performances dell’assetto SICRAL 1B conseguenti all’avvenuto termine del ciclo operativo nominale ed a garantire continuità nell’occupazione delle posizioni di interesse nazionale in orbita geostazionaria, nonché per disporre di un assetto di “riserva calda”(augmentee), in caso di indisponibilità o di sovraccarico di uno dei satelliti della Difesa.
Infatti, le capacità di comunicazioni satellitari della costellazione SICRAL sono intrinsecamente legate alle posizioni in orbita geostazionaria da cui operano i satelliti. Il reorbiting del satellite SICRAL 1, occorso lo scorso aprile 2021, ha innescato un “countdown” di 3 anni per l’occupazione del suo slot, oltre i quali decadono i diritti di utilizzo assegnati dall’International Telecommunication Union (ITU) all’Italia. Questi tempi sono incompatibili con i tempi di sviluppo del satellite SICRAL 3, designato ad occupare tale posizione a partire dal 2026.
Inoltre, il presentarsi di inattese avarie ad assetti della costellazione SICRAL, hanno fatto emergere la necessità di definire una strategia per la preservazione delle posizioni orbitali e delle capacità di comunicazione satellitari della Difesa.
In tale quadro, il 27 ottobre 2022 il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha approvato l’Esigenza Operativa per il Potenziamento capacitivo del settore delle telecomunicazioni satellitari della Difesa che prevede l’acquisizione e l’immissione in orbita geostazionaria (entro il 2025) di un satellite per telecomunicazioni da impiegare come asset strategico per la salvaguardia degli slot orbitali e risorsa complementare in caso di necessità. Il progetto, oltre a soddisfare le precipue esigenze strategico-operative della Difesa, è funzionale anche alle esigenze nazionali di altri comparti governativi per garantire il supporto trasmissivo per operazioni legate alla “homeland security” ed alla pubbliche calamità, qualora gli assetti di telecomunicazioni ordinari siano compromessi, oltre che a possibili contributi nazionali alle esigenze NATO e UE.
Il SICRAL R1 fornirà servizi in UHF, SHF e frequenza estremamente alta (EHF) e, dati i tempi estremamente ristretti per coprire le esigenze della Difesa Italiana, sarà basato su un veicolo spaziale commerciale.
Per la realizzazione del satellite si ricorrerà all’impiego delle più moderne tecnologie che automatizzino i processi e le procedure per il sostegno logistico, così da prevenire la necessità di un adeguamento di organico del Centro Interforze di Gestione e Controllo SICRAL di Vigna di Valle (CIGC-S) e dei siti alternati. A causa dell’altissimo livello tecnologico del sistema, sono previste delle linee guida per l’addestramento del personale che opera nel settore SATCOM recepite nell’apposita direttiva SMD-FORM-005, attualmente in fase di aggiornamento da parte del Comando delle Operazioni Spaziali.
Il satellite, quando non interamente impiegato per le esigenze nazionali, potrà essere impiegato nell’ambito dei programmi di condivisione delle capacità SATCOM (es. NATO e UE), contribuendo così a mantenere e rafforzare il ruolo di primo piano dell’Italia nel panorama delle comunicazioni satellitari militari (MILSATCOM).
Il programma pluriennale in esame, di cui era previsto il presumibile avvio nell’anno 2023 e la conclusione nell’anno 2026, reca un onere complessivo stimato in 300 milioni di euro e sarà finanziato a valere sugli stanziamenti disponibili a legislazione vigente nell’ambito dello stato di previsione del Ministero della Difesa.
In particolare, alla luce del cronoprogramma riportato nella scheda tecnica, gli oneri saranno pari a 87 milioni di euro per l’anno 2023, a 103 milioni di euro per l’anno 2024, a 79 milioni di euro per l’anno 2025 e a 31 milioni di euro per l’anno 2026.
La dotazione del citato piano gestionale è pari a 345.577.751 euro per l’anno 2024, a 399.126.813 euro per l’anno 2025 e a 208.845.242 euro per l’anno 2026.
Il cronoprogramma previsionale dei pagamenti relativi al programma è meramente indicativo e sarà attualizzato, successivamente al perfezionamento dell’iter negoziale, secondo l’effettiva esigenza di pagamento.
Breve commento
Come si evince dalla relazione, il programma ha carattere di “urgenza”, stante la necessità di evitare da un lato la diminuzione di capacità SATCOM e dall’altro di mantenere i diritti di utilizzo delle orbite; questo connubio di elementi fa sì che per l’acquisto del satellite sarà necessario, con buona approssimazione, rivolgersi al mercato estero che ha soluzioni già disponibili o, comunque, rapidamente disponibili, visti i tempi estremamente stretti per far fronte all’uscita dal servizio del SICRAL 1B.
Peraltro, occorre precisare che, insieme al programma SICRAL-R1, continuerà il programma SICRAL 3 che prevede la costruzione ed immissione in orbita dei due satelliti geostazionari 3A e 3B nel 2026 e nel 2027 che saranno dotati, rispettivamente, di sistemi per servizi in altissima frequenza (SHF) e le bande di frequza militari Ka, nonché sistemi di comunicazioni tattiche ad altissima frequenza (UHF).
Il programma SICRAL 3 sarà gestito da Thales Alenia Space, la joint venture tra Thales al 67% e Leonardo al 33%, che curerà l’allestimento dei satelliti e dei relativi sistemi e Telespazio, altra joint venture tra Thales al 33% e Leonardo al 67%, che, a sua volta, curerà l’altrettanto indispensabile segmento terrestre.
I SICRAL 3A e 3B si affiancheranno ai SICRAL 2 e R1, permettendo alle Forze Armate italiane di supportare le comunicazioni strategiche e tattiche con i servizi in banda SHF e UHF.
Inoltre, è prevista la realizzazione della quarta generazione di SICRAL, con i satelliti 4A e 4B la cui immessa in orbita è prevista attorno il 2030 per fornire servizi fino al 2045.
Fonte Atto del Governo 117 trasmesso per il parere alla Camera dei Deputati e Senato della Repubblica
Immagine @Thales Alenia Space