
L’azienda americana Sikorsky sta sperimentando una versione “opzionalmente pilotata” dell’S-70.
L’idea è quella di includere la possibilità di implementare la tecnologia di volo autonomo sugli elicotteri già in servizio nell’US Army consentendo ai piloti di scegliere tra vari livelli di automazione.
Igor Cherepinsky, Direttore Sikorsky per il volo autonomo, ha affermato che il programma di volo sta andando avanti incorporando di volta in volta nuovi sensori e software. Il raggiungimento del grado di “full autonomy” (senza piloti a bordo) è previsto per il 2020.
L’ S-70 OPV (Optionally Piloted Vehicle) ha completato 54,5 ore di volo sul sistema dei controlli di volo. In futuro il pilota potrà scegliere diversi livelli di autonomia della macchina da 100% pilota fino a 100% volo autonomo.
Il kit sostituisce tutti i comandi meccanici con un sistema fly-by-wire con l’obiettivo di limitare gli incidenti CFIT (Controlled Flight Into Terrain).
Matrix

Il progetto è una successiva evoluzione del Sikorksy Autonomy Research Aircraft o SARA progettato in collaborazione con la DARPA (Advances Research Projects Agency).
In SARA, un S-76B modificato usa software e hardware MATRIX per sperimentare il volo autonomo.
Il MATRIX è progettato per aiutare il pilota in situazioni difficili: volo vicino a cavi, alberi o edifici e in condizioni meteo pessime. L’S-76B ha iniziato le prove di volo nel 2013 con l’US Army accumulando oltre 300 ore di volo.
Grazie al LIDAR ed a varie telecamere l’elicottero è in grado di eseguire un atterraggio autonomo oppure volare mantenendo in sicurezza il mezzo da cavi, alberi o altri ostacoli.
La DARPA con l’ Aircrew Labor In-Cockpit Automation System (ALIAS) sta infatti considerando la possibilità di kit modulari da installare sui velivoli per permettere di inserire il volo autonomo su macchine che non sono nate con questa funzionalità.
I nuovi elicotteri S-92 potranno beneficiare della tecnologia MATRIX fin da subito.