L’Italia ha deciso di smantellare 500 M113 Armored Personnel Carrier nell’ambito del Trattato sulle Forze Armate Convenzionali in Europa (CFE).
Ciò richiederà, tra l’altro, la deformazione irreversibile o il taglio di componenti critiche per evitare il loro riutilizzo. Inoltre, tutte le attività devono essere conformi alle norme e ai regolamenti applicabili per garantire la protezione dei lavoratori e dell’ambiente.

A tal fine, la NATO Support and Procurement Agency (NSPA) ha aggiudicato un contratto alla Montalbetti S.p.A.per la smilitarizzazione, lo smantellamento e lo smaltimento (D3) di questi M113.
Gli M113 e derivati sono stati gradualmente ritirati dal servizio dalle Forze Armate Italiane (Esercito, Marina e Carabinieri) e saranno eliminati entro il marzo 2021.
Il programma M113 D3
Peraltro, il progetto M113 D3 produrrà un profitto per l’Italia: la vendita di alluminio, acciaio ed altri metalli recuperati sul mercato globale dei rottami metallici è stata stimata capace di generare un ricavo netto di circa 4.000 EUR per veicolo. Il progetto, eseguito da un team di grande esperienza e altamente professionale presso NSPA, è un ottimo esempio di come la fine della vita operativa di un sistema, comunque, possa generare risultati positivi sia a livello ambientale che economico.

La partnership dedicata alla smilitarizzazione, allo smantellamento e allo smaltimento (D3 SP) costituisce la base legale per le nazioni di impegnarsi con l’NSPA e di sfruttare al meglio le capacità industriali esistenti e l’esperienza di contratto in questo delicato settore.
Fonte e foto NATO Support and Procurement Agency (NSPA)
che spreco…..possibile che non sia stato possibile riutilizzare lo scafo…..anche modificandolo….x esempio….per il trasporto di munizioni sul campo di battaglia….