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Sonar ad alta frequenza ad apertura sintetica SAMDIS di Thales per l’UUV OZZ-5 giapponese

Thales e MHI hanno siglato un contratto per la consegna del sonar ad alta frequenza ad apertura sintetica (HFSAS) SAMDIS per equipaggiare il veicolo sottomarino senza pilota OZZ-5 (UUV) di Mitsubishi Heavy Industries (MHI).

Tim Fish on Twitter: "Mitsubishi Heavy Industries showing a family of  multi-mission frigate designs, bit like Gowind perhaps. @pacific2019expo  #pacific2019 what do you think? Everyone is trying to flog general  purpose/multi-mission frigates

La Japan Maritime Self-Defense Force si affida a Thales e MHI per dotarsi dell’ultima generazione di sonar ad apertura sintetica ad alta risoluzione che fornisce un alto livello di classificazione.

Attraverso questo accordo, lo HFSAS sarà implementato nell’UUV OZZ-5 di MHI. Con la combinazione della tecnologia Thales lo HFSAS con la tecnologia giapponese LFSAS (Low Frequency Synthetic Aperture Sonar), i sonar permetteranno agli operatori di rilevare le mine sospette indipendentemente dalle varie o invariate condizioni, soddisfacendo la crescente domanda odierna di MMCM (Maritime Mine Counter Measures).

Thales HFSAS fornisce la funzione AuDC (Automatic Detection and Classification), che allevia il carico degli operatori per elaborare i dati raccolti.

Caratteristiche del OZZ-5

L’ UUV OZZ-5 adotta una doppia coda (tipo X) e ha una lunghezza di circa 4 metri con un diametro di 533 mm. Nonostante il diametro lasci pensare ad un impiego da lanciasiluri, le pinne e lo stabilizzatore di poppa sono inamovibili il che ne rende impossibile il lancio dai tubi lanciasiluri.

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L’OZZ-5 è stato sviluppato per la ricerca delle mine più difficili da rilevare, quelle da fondo e quelle sepolte nella sabbia. Il sensore principale dell’OZZ-5 è un sonar con un’apertura sintetica (SAS) con antenne posizionate sui fianchi del veicolo. Il sonar è progettato per funzionare a frequenze “basse” e “alte”. La frequenza “bassa” è impiegata per rilevare e rintracciare oggetti simili alle mine. La seconda modalità, l’alta frequenza” è impiegata per identificare il bersaglio. In questo caso la portata del sonar è più corta perché l’UUV impiega la frequenza più elevata.

Il veicolo giapponese è dotato di velocità relativamente elevata che può essere anche superiore ai 7 nodi e di ampia autonomia, che, ad una velocità di 4 nodi, può arrivare a superare le 9 ore. E’ possibile dotare opzionalmente l’OZZ-5 di un sonar per evitare gli ostacoli (con tecnologia Doppler) e un sistema di navigazione inerziale (INS) e GPS (ovviamente, per navigazione in superficie).

L’OZZ-5 troverà impiego a bordo della nuova classe di fregate di scorta 30FFM da 3.900 tonnellate che avranno a poppa un ampio portellone per l’area al di sotto del ponte di volo dove saranno imbarcati gli UUV.

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