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Sottomarino “fantasma” vicino al Giappone, interviene la Marina

Il Giappone ha inviato la portaelicotteri Kaga della classe Izumo ed il cacciatorpediniere Ashigara della classe Atago per monitorare un sottomarino straniero che è stato rilevato navigare nella zona contigua delle acque territoriali prospicienti l’isola di Amami-Oshima.

Una fonte governativa ha affermato che molto probabilmente si trattata di un battello cinese.

Kawasaki P-1 JMSDF

Il 18 giugno un cacciatorpediniere ed un Kawasaki P-8 hanno individuato, nella zona contigua a nord est dell’isola di Amani-Oshima, un sottomarino che navigava in immersione.

La mattina del 20 giugno il sottomarino ha abbandonato la zona contigua dirigendosi ad ovest verso l’isola di Yokoatejima.

La “task force” giapponese continua a monitorare la situazione.

Secondo fonti del Ministero della Difesa le manovre del sommergibile hanno lo scopo di testare le capacità giapponesi e statunitensi di rilevamento.

Non tutte le volte nelle quali un sottomarino straniero viene rilevato vicino alle coste la notizia diventa di dominio pubblico. Altrimenti le forze straniere potrebbero carpire importantissime informazioni sulle capacità anti-sommergibile.

Shang class SSN.svg

L’ultima notizia il tal senso risale al gennaio 2018 quando un sottomarino nucleare cinese della classe Shang (Type 093A) è emerso davanti alle isole contese di Senkaku dopo aver navigato per giorni vicino alle acque territoriali giapponesi.

Zona contigua

Di Historicair, translated by Neq00 – Traduzione di File:Zonmar-en.svg., CC BY-SA 3.0, Collegamento

La zona contigua è uno spazio di mare che si estende per un limite massimo di 24 miglia dalla linea di base della costa e quindi per 12 miglia oltre il limite delle acque territoriali. Non tutti gli Stati hanno dichiarato una fascia contigua. Nel mediterraneo solo Marocco, Malta, Francia ed Egitto hanno istituito tale zona. Nelle acque territoriali i sommergibili di paesi terzi sono tenuti a navigare in superficie mostrando la bandiera della propria nazionalità. Tale obbligo non si applica invece nelle zone contigue anche se da un punto di vista “diplomatico” non è una azione per raffreddare i rapporti tra paesi ed anzi dimostra la capacità di poter arrivare a ridosso delle coste.

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