Gli Stati Uniti e l’Australia hanno annunciato la cooperazione nello sviluppo di un missile ipersonico in grado di volare fino a cinque volte la velocità del suono.
Il missile, lanciabile da piattaforme aeree, doveva avere un piano di sviluppo di circa 10 anni che però sono stati ritenuti troppi in virtù dei progressi “avversari”.
Il programma, chiamato Southern Cross Integrated Flight Research Experimenti, subirà una accelerazione ed i test dovrebbero iniziare già tra qualche mese.
Canberra ha stanziato 6,8 miliardi di dollari nel bilancio del 2020 per lo sviluppo di missili ad alta velocità a lungo raggio.
Il suo ingresso in servizio è previsto entro 5-10 anni negli arsenali di entrambi i paesi.
L’attuale Vice Segretario alla Difesa per la Ricerca, lo statunitense Michael Kratsios, ha affermato che “questa iniziativa sarà essenziale per il futuro della ricerca e dello sviluppo ipersonici, assicurando che gli Stati Uniti e i nostri alleati guidino il mondo nel progresso di questa capacità di combattimento di trasformazione”.
La firma ufficiale è arrivata la scorsa settimana ma le trattative tra Mark Esper e Linda Reynolds risalgono a luglio.
La Reynolds ha sottolineato che è compito del suo governo“mantenere gli australiani al sicuro, proteggendo gli interessi della nazione in un ambiente globale in rapida evoluzione”.
Altri progetti
L’United States Air Force si sta muovendo su diversi fronti per lo sviluppo di un armi ipersoniche.
Quella che è attualmente nello stato più avanzato di sviluppo è l’AGM-183 Air-launched Rapid Response Weapon (ARRW) ma l’USAF guarda oltre ed è già alla ricerca di una nuova arma in grado di assolvere diverse missioni, dall’attacco fino alla ricognizione.
Ufficialmente il programma prende il nome di Expendable Hypersonic Air-Breathing Multi-Mission Demonstrator Program ma per questioni di semplicità e anche per sottolinearne le potenzialità l’USAF lo chiama più semplicemente “Mayhem” (caos, confusione in inglese).