General Atomics Aeronautical Systems Inc.(GA-ASI), di Poway in California, si è aggiudicata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (US DoD) un contratto del valore di 53,1 milioni di dollari per il supporto logistico delle stazioni di controllo a terra MQ-9 in dotazione alla RAF.
L’ambito del contratto comprenderà rappresentanti dell’assistenza sul campo, riparazione e restituzione, nonché compiti di supporto tecnico per la Royal Air Force del Regno Unito.
Il presente contratto è frutto di un’acquisizione in esclusiva. I lavori di questa commessa saranno eseguiti al di fuori degli Stati Uniti continentali e si prevede che saranno completati il 31 marzo 2025.
Al momento dell’assegnazione sono statu richiesti fondi per le vendite militari estere (FMS) per un importo di 53, milioni di dollari.
La stazione appaltante di riferimento è l’Air Force Life Cycle Management Center, presso la Wright Patterson Air Force Base in Ohio.
La attuale linea MQ-9 Reaper ed i nuovi Protector
La Royal Air Force impiega attualmente una decina di MQ-9 Reaper ordinati in undici esemplari tra il 2006 ed il 2011 con un esemplare aggiuntivo acquistato nel 2021. I Reaper sono in dotazione al 13 e 39 Squadron ed eseguono missioni ISTAR nonché di attacco di precisione. Uno degli esemplari ordinati è andato perso nel 2008 mentre un altro RPAS è stato radiato nel 2019.
I Reaper della RAF sono stati intensamente impiegati in Afghanistan e Medio Oriente (Iraq e Siria) in missione di sorveglianza e di attacco di precisione contro obiettivi DAE’SH, armati con due bombe a guida laser GBU-12 da 227 kg (500 libbre) e fino quattro missili aria-superficie Lockheed Martin AGM-114P Hellfire.
Nelle fila della RAF, i Reaper saranno sostituiti dai Protector RG Mk1 in via di acquisizione in sedici esemplari; il Protector è una versione del MQ-9B SkyGuardian e fornirà capacità di sorveglianza armata critiche con bombe Paveway IV e missili aria-superficie Brimstone e sarà anche in grado di volare in spazi aerei trafficati e non segregati grazie al sistema di riconoscimento e di allerta anti collisione con un’autonomia di volo di oltre 40 ore.
Foto @Royal Air Force