
Taiwan ha ufficialmente iniziato la costruzione del primo sottomarino di produzione indigena con una cerimonia nel porto di Kaohsiung nel sud dell’Isola.
All’evento ha partecipato la Presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, e il Direttore dell’American Institute a Taiwan (AIT), Brent Christensen.
Per questioni diplomatiche gli Stati Uniti non hanno una ambasciata nella Repubblica di Cina e l’AIT svolge de facto la funzione di rappresentanza ufficiale.
Tsai ha affermato che si tratta di un “momento storico” per le capacità di difesa di Taiwan.
Alla ricerca del sottomarino, nome in codice “Hidden Dragon”
I primi sottomarini “moderni” sono arrivati negli anni 80′ con i battelli olandesi della classe Zwaardvis e negli anni seguenti Taiwan ha cercato di acquistare nuove unità più tecnologiche.
Nel 2003 gli Stati Uniti hanno proposto di acquistare dall’Italia quattro Classe Nazario Sauro usati che sarebbero stati aggiornati prima di essere “girati” alla Marina di Taiwan. Secondo quanto è possibile ricavare l’Italia avrebbe dato il suo assenso offrendo addirittura gli altri quattro battelli della classe quando sarebbero usciti dal servizio attivo.
Taiwan ha però rifiutato l’offerta italo-statunitense preferendo scegliere sottomarini nuovi.
La situazione si è sbloccata solamente nel 2018 con l’approvazione, da parte del Presidente Trump, della vendita delle tecnologie statunitensi necessarie alla costruzione di sottomarini.

La Repubblica di Cina ha potuto dunque dare il definitivo via al programma IDS (Indigenous Defense Submarine).
Il supporto tecnico sarebbe assicurato da ingegneri in pensione della Mitsubishi e Kawasaki così come le tecniche di costruzione dovrebbero essere simili a quelle “nipponiche”.
Il sistema di combattimento, secondo quanto è trapelato, è l’AN/BYG-1 impiegato sui Classe Virginia dell’US Navy.
Le dimensioni sono nell’ordine dei 70 metri di lunghezza e 2.500 tonnellate di dislocamento.