Sono emerse indiscrezioni relativamente l’interesse del Governo di Taiwan ad eseguire un consistente investimento di oltre 15 miliardi di dollari nel acquisto di sistemi d’ama statunitensi di nuova produzione e di seconda mano, teso a rafforzare le capacità operative delle Forze Armate dell’isola-stato.
Il pacchetto consisterebbe nel acquisto di caccia bombardieri Lockheed Martin F-35, velivoli da sorveglianza radar ed allarme precoce Northrop Grumman E-2D Advanced Hawkeye, missili antiaerei ed antimissile Patriot e cacciatorpediniere classe Arleigh Burke.
Per gli F-35 si parla di un interesse per 60 esemplari che andrebbero ad aggiungersi ed integrare gli F-16 portati allo standard Viper Block 20 nel ambito di un programma del valore di 4,4 miliardi di dollari che ha interessato 140 velivoli.
Sarebbero quattro, invece, i velivoli AEW&C E-2D che Taiwan avrebbe in animo di ordinare per rinforzare la capacità di sorveglianza radar ed allarme precoce, vista anche la sempre più intensa attività aeronavale delle Forze Armate di Pechino nelle acque limitrofe e nei cieli attorno l’isola-stato con un incremento registrato di voli ISR da parte di velivoli a pilotaggio remoto.
Relativamente i missili Patriot si parla di un prossimo acquisto di ben 400 effettori; non è specificato il tipo ma è probabile che siano in parte del tipo PAC-3 MSE per compiti di difesa antimissile.
Infine, le attenzioni della Marina di Taiwan sono poste su una decina di cacciatorpediniere lanciamissili classe Arleigh Burke, appartenenti al Flight I, che la US Navy si accinge a ritirare dal servizio per raggiunti limiti d’età; per la Marina taiwanese sarebbero unità importanti che le consentirebbero un notevole salto di qualità nei settori della difesa aerea, del contrasto di superficie ed anti sommergibile.
Risulta interessante notare che al tempo della prima amministrazione Trump gli Stati Uniti avevano autorizzato la vendita del pacchetto di aggiornamento Viper per gli F-16 e dei carri armati M1A2T ed altri programmi per un totale di circa 21 miliardi di dollari.
Ovviamente, il Governo di Taiwan punta sulla volontà già manifestata nel recente passato dall’amministrazione statunitense di contenere l’espansione cinese, sostenendo le capacità difensive dell’isola-stato con pacchetti di armamenti sempre più sofisticati, come avvenuto di recente con la vendita di sistemi d’artiglieria M142 HIMARS e di missili balistici a breve raggio ATACMS o dei sistemi per la difesa aerea NASAMS.
Foto credit @Lockheed Martin