Nei giorni scorsi Nave Cavour è uscita dal Mar Piccolo per approdare alla Stazione Navale di Mar Grande a Taranto. Qui, completerà i lavori in previsione della prossima traversata dell’Oceano Atlantico per raggiungere gli Stati Uniti dove effettuerà il ciclo di esercitazioni e di abilitazione al impiego dei cacciabombardieri Lockheed Martin F-35B Joint Fighter Strike, entro la primavera del 2021.
Il 20 luglio 2019 la Portaerei Cavour ha fatto ingresso nel bacino “Edgardo Ferrati” dell’Arsenale Militare Marittimo di Taranto. Dal secondo dopo guerra ad oggi, il Cavour, con le sue 27.000 tonnellate, è stata la più grande nave a fare ingresso nel bacino “Edgardo Ferrati”.
Al momento dell’uscita del Mar Piccolo era stato completato circa il 90% dei lavori previsti, per cui presso la Stazione Navale di Mar Grande saranno eseguite le ultime lavorazioni.
Nel aprile 2018 è stato siglato dal Ministero della Difesa con il Raggruppamento Temporaneo d’ Impresa tra cui spiccavano Fincantieri e Leonardo un contratto del valore di 74 milioni di euro, teso a rendere compatibile la portaerei Cavour all’impiego del F-35.
Infatti, pur essendo stata impostata nel 2001 ed entrata in servizio nel 2009, al momento della progettazione non erano disponibili i dati relativi al caccia di V generazione F-35B, ma solo informazioni generiche. Pertanto, pur prendendo in considerazione in sede di stesura del progetto quei dati grezzi, la portaerei Cavour è nata per far operare i cacciabombardieri Harrier II Plus già in linea a partire dal 1990 con il GRUPAER della Marina Militare.
Le estese prove eseguite dalle LHA e LHD dell’US Navy avevano reso chiaro che le operazioni di volo degli F-35B erano molto più complesse e maggiormente incidenti sulla struttura del ponte di volo ed abbisognavano di particolari accorgimenti tecnici rispetto a quelle degli Harrier II Plus in servizio con l’USMC, Marina Militare ed Armada Española.
Pertanto, la Marina Militare, in vista dell’immissione in servizio, di una parte dei 15 F-35B ordinati a suo tempo con i primi due esemplari negli Stati Uniti per compiti addestrativi e di conversione operativa, nel 2018 siglò questo contratto.
La nave, terminati i lavori e completato il ciclo di abilitazione al impiego dei nuovi caccia, sarà insieme alla LHD Trieste di prossima immissione in linea, alle LHD e LHA statunitensi, alle due grandi portaerei britanniche classe Queen Elizabeth, in attesa della conversione delle giapponesi Izumo, tra le uniche navi in grado di operare l’F-35B.
La durata complessiva dei lavori nel contratto è fissata a 1.055 giorni lavorativi.
La nave è stata sottoposta ad un imponente ciclo di lavorazioni ed ammodernamenti vari.
Cantierizzazione della nave
Per la cantierizzazione della nave si è proceduto al adattamento delle piastre ponte di volo, irrobustimento strutturale degli spot 2-3-4-5;cambio di configurazione dei locali; installazione macchinari; incremento dell’isolamento termoacustico necessario all’imbarco del velivolo JSF; smontaggio controsoffitti se presenti; smontaggio arredi e mobilio se presenti; smontaggio coibentazione; smontaggio tubi; smontaggio condotte; smontaggio cavi elettrici; smontaggio strade cavi dai supporti per messa in bando cavi elettrici e successiva protezione,in tutti i locali individuati prima delle attività.
Adeguamenti per gli impatti termodinamici dei gas di scarico
Per la parte attinente gli adeguamenti per gli impatti termodinamici generati dai gas di scarico del velivolo è stata prevista la fornitura ed installazione dei nuovi modelli di piastre e di proiettori radenti compatibili con il JSF.
Inoltre, si è provveduto al irrobustimento della struttura del ponte di volo per garantire la resistenza ai carichi termodinamici in corrispondenza degli appontaggi sugli spot 2, 3, 4 e 5.
Oggetto di ricollocazione e/o schermatura è stato l’equipaggiamento posto sulla catwalk di sinistra interessato dall’impatto termico del velivolo, nonché è stata creata una copertura di protezione per il personale di armamento
Molto importante il rifacimento del trattamento del Ponte di Volo.Per il trattamento del ponte di volo, sono state eseguite due tipi diversi di lavorazioni:
a) trattamento di tipo Thermal Metal Spray (TMS), per la porzione di ponte di volo con superficie di circa 4.200 m2;
b) trattamento con nonskid a specifica MIL PRF 24667C type V composition G nelle restanti zone del ponte di volo oggetto del transito di aeromobili
Infine, sono state inserite nuove serrande tagliafuoco automatiche
Potenziamento della capacità di trasporto di carburante JP-5
La nave è stata sottoposta ad un’altra importante modifica, aumentando in modo sensibile la capacità di trasportare combustibile JP-5 di altre 320 tonnellate, ora portata a circa 1.500 tonnellate complessive.
Altre modifiche
Altre importanti attività hanno riguardato le modifiche dell’impianto elettrico per adeguarlo alle esigenze del velivolo nonché le modifiche per adattamento impianti a seguito del cambio di destinazione di alcuni locali.
Si è provveduta anche all’installazione, conclusa a inizio marzo, del sistema di avvicinamento Instrument Carrier Landing System AN/SPN-41B (ne abbiamo parlato qui) compatibile con l’F-35 ed installato anche sulle due portaerei classe Queen Elizabeth.
SAPF Area ed installazione del ALIS
La nave è stata sottoposta ad importanti interventi per la creazione della SAPF Area e dell’installazione del ALIS (per approfondire) di cui ci siamo già interessati
Armamenti ed operatività degli F-35B
Per quanto riguarda l’operatività del F-35B si riportano i dati sulle capacità di conservazione di materiale bellico dedicato al velivolo F-35B a bordo della portaerei Cavour
• F-35 Room of Helmets
Tre armadietti rispettivamente da 9, 6 e 15 alloggiamenti per elmetti (totale di 30).
• Murata di dritta
Installazione di un sistema di stivaggio per:
- 8 A/G Pylons;
- 40 LAU-148/A Advanced Rail Launchers – (rotaia di lancio per missile AIM-120 AMRAAM);
- 20 External Missile Adapters [EMA] – (piloni esterni per missili);
- 20 LAU-147/A – (rotaie di lancio per AIM-9X ed AIM-120 AMRAAM);
- S&RES AMRAAM Jumper Harnesses/Pneumatic/Flex Hoses;
- 28 Station 4/8 SDB2 Harnesses;
- 6 tool boxes.
• Ponte Hangar lato sinistro
Alloggiamenti per:
- A/G pylons P/N ZAH41000 equipaggiati con bombracks P/N 2ZAH30100;
- 8 gun containers del peso di 1450 lbs, inclusa l’arma – (alloggi per 8 cannoncini da 25 mm);
- 40 BRU-61 bombracks – (*sistema di trasporto pneumatico capace di accogliere fino a 4 Small Diameter Bomb);
• Weapons Maintenance Area (attuale Locale Officina armamento) – Ordinate 158-162 SN – Ponte Hangar
Nuova scaffalatura, al fine di permettere lo stivaggio di:
- 12 A/G pylons;
- 28 Alternate A/A Pylons;
- 28 LAU-151/A Alternate Advanced Rail Launchers [LO coating] – (rotaia di lancio per AIM-9X);
- 14 GBU-32 Adapters – (*sistema di trasporto per ordigni GBU-32);
- 14 GBU-12/AIM-120 Adapters – (*sistema di trasporto per GBU-12 o AIM-120);
- 28 BRU-61 Adapters – (vedi sopra*).
• Weapon Ready Room – Ordinate 114-122 –Ponte di Volo DN
- Installata una paratia per la divisione del vecchio locale in due nuovi compartimenti separati:
- Locale Flight Deck Ordnance Shop/Officina Armieri (ord. 114 – 120);
- Locale Countermeasure Magazine/Officina Contromisure” (ord. 120 – 122)
- Locale Flight Deck Ordnance Shop/Officina Armieri
Maintenance Aid Rack, con scaffalature in grado di alloggiare il seguente materiale:
- 14 GBU-12/AIM-120 Adapters – (vedi sopra*);
- 14 GBU-32 Adapters (vedi sopra*);
- 56 Air to Ground Pylon Umbilicals – (piloni esterni per armamento Aria/Suolo);
- 28 Station 4/8 1760 Cables;
- 112 Station 4/8 S&RES Harnesses/Pneumatic Flex Hoses;
- 2 Tool Boxes;
- Installato un tavolo da lavoro (L 120cm x W 70cm), e scaffali heavy duty di profondità 80 cm per lo stivaggio di sistemi Ircm (flares).
Depositi munizioni volo 1, 2 e 3 adeguati per garantire lo stivaggio di munizionamento misto (bombe, missili e siluri) secondo le seguenti percentuali: 70 % munizionamento a poppa (nei depositi volo nr.2 e nr.3) e 30 % a prora (nel deposito nr.l).
Il flusso di tale munizionamento è stato, inoltre, ottimizzato anche prevedendo alterazioni strutturali (es. rimozione o spostamento di paratie) che agevolino la movimentazione e lo stoccaggio all’interno dello stesso deposito.
Nello specifico lo studio ha previsto:
• Spazi idonei di movimentazione da e verso gli elevatori munizioni (sia a prora, sia a poppa);
• Appositi punti di rizzaggio;
• Ripartizione di ingombri e pesi nei locali identificati in linea con la ripartizione 70% a poppa e 30% a prora.
Qualche precisazione è doverosa.
Sul numero di 30 Helmet Mounted Display System parrebbe in prima istanza che il Cavour possa imbarcare sino a 30 F-35B. Non è così, perché la dotazione di HMDS è semplicemente doppia, in quanto il “casco” in questione è un elemento indispensabile del “sistema” F-35 (ed il costo di circa 400.000 dollari a pezzo lo giustifica), per cui, essendo tagliato su misura sul singolo pilota, se ne portano due, di cui uno di riserva in caso di avaria di quello in uso.
Sul versante armamenti, al momento la Marina Militare ha in dotazione il missile aria-aria l’AIM-120 AMRAAM ed il più risalente AIM-9L/M Sidewinder, non il nuovo AIM-9X Block II Sidewinder. Ricordiamo che l’AIM-9X ha una portata di oltre 40 km, con una testa esplosiva di 9,4 kg ed è pienamente compatibile con lo HMDS, esaltandone le funzionalità.
Pertanto, bisognerà vedere nei prossimi mesi dai contratti stipulati dal DoD statunitense con Raytheon se nei nuovi lotti di produzione del AIM-9X rientri anche l’Italia (Marina ed Aeronautica) per l’impiego di tale missile a bordo del F-35.
ESECUZIONE DELLE MODIFICHE DEL SISTEMA DI COMBATTIMENTO
Infine, Leonardo ha eseguito i lavori di manutenzione del sistema di combattimento in modo da permettere la connessione alla rete ALIS.
Tale attività ha riguardato l’adeguamento delle reti di bordo necessarie alla realizzazione della configurazione ai fini dell’ installazione di tutti i sistemi di sicurezza relativi all’area SAPF definiti nell’ambito del capitolato (controllo accessi, anti-intrusione, anti-incendio, generatore white noise, etc.).
Ringraziamenti a Luigi Ambruosi e Giacomo Cavanna per l’apporto nella stesura di questo articolo.