La Commissione Europea ha assegnato due contratti per la costruzione di 12 satelliti (6 satelliti ciascuno) per un totale di 1,47 miliardi di euro, a ThalesAleniaSpace (Italia) e Airbus Defence & Space (Germania) a seguito di una gara aperta.
Con questi contratti, la Commissione Europa ha avviato il lancio dei satelliti di seconda generazione Galileo, il sistema europeo di posizionamento satellitare. L’obiettivo è mantenere il sistema Galileo al passo con la curva tecnologica rispetto alla concorrenza globale e mantenerlo come una delle infrastrutture di posizionamento satellitare più performanti al mondo, rafforzandolo al contempo come risorsa chiave per l’autonomia strategica dell’Europa.
I primi satelliti di questa seconda generazione saranno immessi in orbita entro la fine del 2024. Con le loro nuove capacità basate su tecnologie altamente innovative (antenne configurabili digitalmente, collegamenti tra satelliti, nuove tecnologie di orologi atomici, uso di sistemi di propulsione completamente elettrici), questi satelliti miglioreranno l’accuratezza di Galileo, nonché la robustezza e la resilienza del suo segnale, che sarà fondamentale per il prossimo decennio digitale e un maggiore utilizzo di sicurezza e militari.
Da notare che è la prima volta che una fornitura di satelliti è stata assegnata ricorrendo al nuovo meccanismo del double source, una modalità di selezione che obbliga la Commissione Europea ad indicare non più un singolo fornitore ma due fornitori diversi. In tal modo si accresce la competitività e si favorisce la concorrenza. Al contempo si eliminano i rischi di monopoli statali e si potenzia l’innovazione, aumentando le opportunità per le aziende europee, maggiormente sollecitate ad investire nella ricerca tecnologica. La procedura di gara d’appalto è stata gestita dall’Agenzia spaziale europea (ESA) per delega. Dopo 2 mesi di dettagliata valutazione tecnica e finanziaria delle offerte industriali, l’ESA ha raccomandato alla Commissione di procedere con ThalesAleniaSpace e Airbus Defence & Space che rappresentano le migliori offerte tecniche e finanziarie rispetto a quella presentata dal gruppo tedesco OHB-System.
Il sistema di navigazione satellitare Galileo è attualmente composto da 26 satelliti in orbita che dovrebbero essere raggiunti da un’altra coppia, il cui lancio è previsto nel terzo trimestre di quest’anno e la costellazione fornisce servizi di segnale a ben 2 miliardi di utenti in tutto il mondo. Altri 8 satelliti di prima generazione sono in via di allestimento.
L’Unione europea ha stanziato ben 9,01 miliardi di euro per il programma Galileo e per il programma gemello Egnos nel prossimo periodo di bilancio settennale.
Fonte ed immagine Commissione Europea