Tokyo sta valutando l’acquisto dei droni UAV Northrop Grumman MQ-8 Fire Scout, impiegati a bordo delle unità dell’US Navy.
Infatti, il governo Abe prevede di acquistare circa 20 grandi elicotteri senza equipaggio per i cacciatorpediniere della Forza di autodifesa marittima (JMSDF) ed altre navi di diversa tipologia.
L’espansione aeronavale cinese
Contestualmente all’espansione marittima della Cina, il governo Abe, come risposta all’attività di Pechino nel Pacifico, vuole rafforzare le sue attività di allerta precoce. Oltre tali attività, Tokyo intende incrementare la capacità di sorveglianza intorno alle isole Senkaku nella prefettura di Okinawa.
La selezione del modello di elicottero dovrebbe avvenire nel 2022, con il contratto d’acquisto siglato nel successivo 2023.
Le attività di allerta precoce e di sorveglianza nel Mar Cinese Orientale sono attualmente condotte utilizzando navi della JMSDF, elicotteri di sorveglianza, aerei di sorveglianza P-3C e P-1, nonché con il dispositivo aeronavale della Guardia Costiera.
Tutto questo è determinato dalla accresciuta e sempre più aggressiva presenza aeronavale cinese nelle acque del Mar del Giappone, dello Stretto di Formosa ed attorno alla penisola coreana. Ovviamente, sono bacini di stretto interesse giapponese nei quali transita buona parte del flusso commerciale ed ittico giapponese.
Sul punto https://aresdifesa.it/wp-admin/post.php?post=2086&action=edit
Pertanto, è divenuta di vitale importanza la necessità di aumentare le capacità di sorveglianza e di intelligence nei confronti dei movimenti cinesi.
Le capacità degli UAV imbarcati
Gli aeromobili senza pilota a bordo di navi possono monitorare navi straniere lontane e altri oggetti che non possono essere catturati dal radar di bordo, il che amplierebbe l’area su cui ogni unità dell’JMSDF sarebbe in grado di sorvegliare.
Infatti, gli UAV possono anche volare di notte e in caso di maltempo, offrendo un raggio d’azione più ampio rispetto agli aerei con equipaggio.
Compiti di protezione civile
Imparando dal disastro della centrale nucleare di Fukushima n. 1 della Tokyo Electric Power Company Holdings Inc., il governo sta valutando di dotare i droni di sensori atti a rilevare le radiazioni.
Il Ministero della Difesa vuole che i droni assumano compiti rischiosi oggi svolti dagli aerei con equipaggio.
Gli elicotteri senza pilota sarebbero probabilmente schierati sui cacciatorpediniere classe Izumo e Hyuga. È previsto l’impiego anche da parte di ua nuova classe di cacciatorpediniere che avrà la capacità di dragaggio delle mine.
MQ-8C Fire Scout
Il MQ-8C Fire Scout è considerato il candidato principale. Realizzato dalla Northrop Grumman, l’elicottero senza pilota lungo 12,6 metri e largo 2,7 metri è in grado di rilevare i movimenti di navi e altri oggetti da un’altitudine di circa 5.000 metri.
Per le caratteristiche https://news.northropgrumman.com/news/releases/mq-8c-fire-scout-concludes-operational-assessment
La versione MQ-8B della US Navy è in grado di volare ininterrottamente per più di otto ore o di operare per cinque ore su un’area a 200 chilometri dalla sua nave base.
Attualmente, l’US Navy sta immettendo in linea la versione avanzata C del MQ-8.
Peraltro, solo in tempi recentissimi l’US Navy ha dichiarato la IOC (Capacità Operativa Iniziale) dei Fire Scout entrati in servizio sette anni fa. Questo significa che la piena integrazione della macchina con le piattaforme navali è stata particolarmente lunga e laboriosa.
Come primo passo, lo scorso mese di dicembre il Consiglio dei Ministri ha deciso di introdurre tre elicotteri senza pilota come parte del programma quinquennale di difesa a medio termine per l’anno fiscale 2019-2023 con l’obiettivo finale di 20 macchine.
Problemi giuridici all’impiego degli UAV
Nell’attuale quadro giuridico, il funzionamento di aeromobili senza pilota deve essere monitorato dalla vista diretta da aeromobili con equipaggio o da altre località.
Quindi il governo dovrà studiare ed applicare modifiche alla legge per consentire agli elicotteri senza pilota di operare in modo indipendente.
UAV aerei senza pilota
Da parte sue l’Aeronautica (JASDF) è impegnata nell’introduzione di tre RQ-4 Global Hawks, UAV da ricognizione strategica in grado di monitorare i movimenti militari fino a 15.000 metri di altezza. Anche la Guardia Costiera sta immettendo in servizio una versione apposita per sorveglianza marittima dei MQ-9B Reaper.