Il Ministero della Difesa del Giappone sta considerando di migliorare i suoi High Velocity Gliding Projectiles (HVGP) in via di sviluppo. Infatti, il Governo ha deciso di dotare questi nuovi missili di capacità anti-nave.
La mossa è volta a potenziare la difesa delle isole Nansei o Ryūkyū nel sud-ovest del Giappone. Gli HVGP rientrano dall’atmosfera ad alta velocità dopo che le sezioni anteriori contenenti la testata sono distaccate dal razzo vettore. I missili sono in grado di eseguire traiettorie complesse guidati dal GPS e/o da altri sistemi. Sono pensati per rendere più difficile la difesa per un avversario. Infatti, per intercettare questo tipo di ordigni serve un’apposita rete radar di scoperta e di tracciamento nonché sistemi di intercettazione idonei.
Il Ministero della Difesa di Tokyo vuole equipaggiare gli HVGP con un nuovo tipo di carico utile in grado di penetrare il ponte delle portaerei.
Lo sviluppo degli HVGP avverrà in due fasi. Nella prima fase, un primo tipo di missile sarà sviluppato per un possibile dispiegamento da parte della Ground Self-Defense Force (GSDF) nell’anno fiscale 2026. Nella seconda fase, sarà sviluppato un tipo di HVGP migliorato per un possibile dispiegamento a partire dall’anno fiscale 2028 o successivo.
Per la R&D degli HVGP l Ministero della Difesa ha stanziato un totale di 18,5 miliardi di yen nei bilanci dell’anno fiscale 2018 e del 2019. Peraltro, ulteriori 25 miliardi di yen sono stati stanziati nel bilancio fiscale 2020.
Evidentemente, gli HVGP sono destinati a contrastare la crescente minaccia navale cinese, in particolare le nuove portaerei ed i super caccia che sono in costruzione.
Peraltro, tale tipologia di armamenti ha suscitato più di una polemica in Giappone perché sarebbe idonea ad essere impiegata come arma d’attacco.
Il Governo Abe, da parte sua, difende lo sviluppo degli HVGP, affermando che saranno destinati alla difesa nazionale e non come armi da offesa.
Immagine Ministero della Difesa Giapponese/Kosuke Takahashi