Sarebbero in stato avanzato le trattative tra Il Cairo e Seul per la produzione su licenza in Egitto dei carri armati K2 Black Panther.
La detta trattativa è portata avanti dal Ministro della Produzione Militare Egiziano, il Maggiore Generale Mohammed Ahmed Morsi, e dai funzionari della DAPA (Defence Procurement Program Administration) della Corea del Sud.
L’Esercito Egiziano sarà chiamato a dismettere nei prossimi anni carri armati ormai obsoleti tra M-60 di fabbricazione statunitense e vecchi mezzi di produzione sovietica (T-55, T-62).
In Egitto vi sono circa 1700 esemplari di M-60 tra reparti e riserve, ed altri 1300 T-55 e T-62 parte dei quali è mantenuta in riserva.
Peraltro, l’Esercito Egiziano ha in linea poco meno di 1400 M1A1 tutti fabbricati su licenza in Egitto ed ha raggiunto un accordo con la Russia per la fabbricazione su licenza di 500 T-90MS.
Oltre gli Abrams ed i prossimi T-90MS, l’Egitto dispone anche di un pugno di T-80 ricevuti dall’Ucraina.
Da parte sua, la Corea del Sud ha in corso diverse trattative per il K2 che era stato offerto alla Polonia ma è stato battuto dagli M1A2 SEP(v)3 Abrams.
Tra Turchia e Corea del Sud vi sono trattive in atto relative il motore, il cambio e la trasmissione del K2, dopo che il programma nazionale Altay per un nuovo carro armato ha subito una grave battuta d’arresto a a causa del embargo decretato da Berlino nei confronti di Ankara per i sistemi d’arma e loro parti prodotte in Germania.
Recentemente, il K2 è giunto in Norvegia per prove dimostrative, in vista di una possibile selezione da parte del Esercito di Oslo che deve sostituire una cinquantina di Leopard 2A4, acquistati di seconda mano al inizio del secolo dai Paesi Bassi.