Il Governo ha trasmesso la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 44/2021, relativo all’acquisizione di 13 radar controfuoco, comprensiva di supporto logistici, corsi formativi e correlati adeguamenti/potenziamenti infrastrutturali.
Tale programma si inquadra nell’ambito dell’ammodernamento delle capacità dell’Esercito Italiano di: Intelligence, Surveillance,
Target Acquisition, Reconnaissance (ISTAR) delle sorgenti di fuoco indiretto avversarie (Counter Fire); osservazione/correzione del fuoco “amico” (Fire Deviation).
Si tratta di un Programma pluriennale di Ammodernamento e Rinnovamento (A/R), “direttamente destinato alla difesa nazionale”, finanziato con stanziamenti tratti dai fondi del Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa, per mezzo di risorse recate da capitoli “a
fabbisogno”.
Tale programma è finalizzato all’incremento progressivo del numero di radar in dotazione all’Esercito (attualmente quattro), al fine di dotare tutte le unità di Artiglieria di una credibile capacità controfuoco, incrementando quindi la protezione delle forze amiche, nell’ambito della difesa collettiva della NATO.
L’acquisizione di sensori tecnologicamente avanzati, in grado di fornire prestazioni uguali o superiori a quelle dei radar già in servizio e pienamente integrabili e interoperabili con tutti gli assetti della catena del fuoco indiretto terrestre, è pertanto volta a potenziare e
rinnovare la capacità di ingaggio di precisione e in profondità dell’artiglieria terrestre, ottenendo così una superiore situational awareness e, quale effetto conseguente, l’incremento della protezione delle proprie forze.
Il programma in esame intende rispondere alla la necessità di un ammodernamento delle unità di artiglieria affinché queste ultime possano essere maggiormente rispondenti ed aderenti alle attuali e future esigenze in termini di sorveglianza del campo di battaglia, dotandole di sistemi che consentano l’acquisizione real time/nearreal time delle necessarie informazioni per un impiego rapido, selettivo, preciso e puntuale delle sorgenti di fuoco indiretto.
In tale quadro, la Difesa sta orientando l’ammodernamento delle proprie capacità verso strumenti essenziali per agire in contesti sempre più spiccatamente warfighting.
Per quanto attiene ai sensori (radar), ciò si traduce nel garantire la disponibilità per l’Esercito Italiano di sistemi di scoperta “flessibili”, in grado di assicurare l’individuazione delle sorgenti di fuoco avversarie anche in profondità.
Attualmente, l’Esercito Italiano dispone di 4 radar controfuoco “ARTHUR”, forniti con contratto del 2009, stipulato tra la Difesa e il Raggruppamento Temporaneo di Imprese formato dall’italiana LEONARDO – capocommessa – e lasvedese SAAB come Design Authority del sistema.
Tali sensori sono in dotazione ai reggimenti di artiglieria con compiti controfuoco e di direzione del tiro di artiglieria.
L’impiego operativo dei radar è principalmente orientato all’individuazione delle sorgenti di fuoco ostili. Tuttavia, la flessibilità di impiego dei sistemi ha consentito di operare con successo anche in modalità weapon locating durante operazioni “Fuori Area”, in particolare nel Teatro Operativo iracheno, con funzioni di sorveglianza del campo di battaglia e acquisizione di dati informativi per la situational awarness.
Il programma, di previsto avvio nel corso del 2022, avrà durata complessiva di cinque anni, concludendosi nel 2026.
L’onere previsionale complessivo previsto per il completamento del programma è stimato in circa 156 M€.
La spesa relativa alla 1° tranche graverà, per un ammontare di 42 M€, sui capitoli del settore investimento del Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa.
La 1° tranche consentirà l’acquisizione di 3 radar, compreso il relativo supporto logistico, nonché eventuali corsi per il personale ed adeguamenti/potenziamenti infrastrutturali e garantirà l’operatività di 3 reggimenti di artiglieria dell’Esercito Italiano.
Il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo di 114 M€, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti finalizzati al completamento delle dotazioni organiche dei rimanenti reggimenti di artiglieria dell’Esercito.
L’industria nazionale potrebbe essere coinvolta nello sviluppo di componenti e software per l’interoperabilità con altri sistemi in servizio, al fine di garantire l’integrazione dei sensori nella catena del fuoco di artiglieria terrestre.
Il programma contribuirebbe in maniera determinante allo sviluppo tecnologico necessario all’industria nazionale per disporre di un portafoglio in linea con le esigenze di un mercato estremamente competitivo.
Il programma, di produzione estera, non prevede la partecipazione a iniziative di cooperazione internazionale e non si intravedono prospettive di export.
Fonte: Senato della Repubblica-Commissione 4a Difesa/Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 44/202 (A.G. 393)
Foto: Esercito Italiano