Secondo la stampa tedesca il Ministero della Difesa di Berlino sarebbe prossimo a finalizzare con KNDS DE un’estensione dell’accordo quadro già esistente per la produzione di ulteriori Leopard 2A8.
In particolare la Difesa Tedesca sarebbe interessata all’acquisto di altri 35 Leopard 2A8 da aggiungere ai 18 esemplari già sotto contratto.
Questi nuovi carri armati servirebbero a completare la dotazione del Battaglione Carri che sarà schierato in permanenza in Lituania, nell’ambito degli accordi intercorsi tra Berlino e Vilnius, con la presenza nel Paese baltico di una Brigata Meccanizzata del Heer per potenziarne le difese.
Tipicamente il Battaglione Carri tedesco è organizzato su 3 Compagnie Carri ognuna su dodici carri armati più i due mezzi del Comandante e del Vice Comandante di Compagnia, ai quali si aggiungono i carri armati del Comandante e Vice Comandante di Battaglione, per un totale di 44 mezzi.
Evidentemente, gli ulteriori 9 esemplari servirebbero per creare una riserva e per gestire la linea operativa allorquando i carri armati sono fermi per grandi manutenzioni, nonché per scopi addestrativi.
Questi carri armati aggiuntivi dovrebbero essere consegnati entro due anni dalla stipula del contratto e, quindi, prevedibilmente entro il 2026-2027 laddove fossero ordinati entro l’estate di quest’anno.
Verso la produzione di ulteriori Leopard 2A8 o di un nuovo mezzo in attesa del MGCS
Bisognerà capire se Berlino riterrà conclusa la fornitura di Leopard 2A8 con questi 35 esemplari aggiuntivi o se deciderà di procedere con ulteriori ordini; infatti, in attesa del MGCS con la Francia (e l’Italia) che non saranno disponibili prima del 2040-45, vi è la necessità per la Bundeswehr di sostituire i Leopard 2A5/A6 che non sono stati portati al livello A7/A7V.
Per far fronte a quest’esigenza in Germania le “scuole di pensiero” sono due: la prima è proseguire la produzione del Leopard 2A8 con ulteriori miglioramenti mentre la seconda vorrebbe il lancio di un nuovo programma, molto di più di una sorta di “soluzione ponte” con il nuovo mezzo da combattimento europeo, su cui far confluire tutti i sistemi di nuova generazione fin qui sviluppati o in corso di sviluppo da parte dell’industria tedesca, compreso il cannone di calibro 130 mm.
E’ di tutta evidenza che la seconda opzione potrebbe richiamare l’interesse di parecchi utenti attuali e futuri delle varie versioni di Leopard 2 a voler richiedere di partecipare a tale programma e renderebbe molto meno urgente per la Germania la sostituzione dei Leopard 2A7 e 2A8 con gli MGCS.
L’accordo quadro tedesco ed i Paesi interessati
Nel 2023 la Difesa Tedesca ha stipulato con il consorzio industriale formato da KNDS DE (Krauss Maffei Wegmann e Nexter Group) e Rheinmetall un accordo quadro, aperto alla partecipazione di altri Paesi, per la produzione di 126 Leopard 2A8, peraltro incrementabili a seconda delle nuove partecipazioni al programma.
Il primo Paese ad optare per i Leopard 2A8 è stata la Norvegia che nel febbraio 2023 ha selezionato i Leopard 2A7 da acquistare in 54 esemplari; peraltro, nel successivo mese di giugno, a seguito dell’avvenuto lancio della versione A8, la Difesa di Oslo ha deciso di adeguare gli esemplari da produrre al nuovo standard al fine di ottenere i benefici nel supporto tecnico e logistico di lungo periodo.
La Repubblica Ceca ha in corso trattative ormai avanzate per 76 esemplari di questi Leopard 2A8 che si andranno ad aggiungere ai già predetti 18 ordinati dalla Bundeswehr per sostituire i Leopard 2A4 inviati in Ucraina a titolo di aiuti militari.
Anche i Paesi Bassi hanno annunciato la volontà di ricostituire la componente carri, oggi limitata ad una Compagnia di Leopard 2A6 presi in leasing dalla Germania, con almeno un Battaglione su 52 esemplari da assegnare alla Brigata Tedesca-Olandese, anche se, al momento, non vi sono stati passi ufficiali per aderire all’accordo quadro; peraltro alla fine del 2023, il Ministero della Difesa di Amsterdam ha segnalato al Parlamento di Amsterdam l’opportunità di una partecipazione olandese a pieno titolo.
L’Italia vira sul Leopard 2A8IT
Da ultimo l’Italia ha deciso di acquistare i Leopard 2A8 e le versioni speciali del Leopard 2 per le esigenze del Genio e come carri recupero e soccorso, lanciando un programma di cooperazione industriale tra Leonardo e l’industria tedesca che comporterà la produzione nel nostro Paese di 132 Leopard 2A8 che saranno “pesantemente” italianizzati con sistemi sviluppati e messi a punto per il programma Centauro II e di ammodernamento di mezza vita (AMV) dei carri armati Ariete, ed altri 140 piattaforme Leopard 2 per il Genio e versioni speciali.
Caratteristiche del Leopard 2A8
Il Leopard-2A8 sarà basato sulla versione ungherese Leopard-2A7HU e presenterà un livello di protezione superiore, con una corazza rinforzata ed un sistema di protezione attiva APS EuroTrophy, prodotto dalla joint venture tra RAFAEL Advanced Defense Systems, KNDS e General Dynamics European Land Systems (GDELS).
La corazza del Leopard 2A8 è di tipo composto, formato da una lega di acciaio e tungsteno che è rinforzata con elementi di ceramica e materiali sintetici. Inoltre, il livello di protezione del pavimento e del tetto della torretta è stato migliorato rispetto al Leopard 2A6/2A7 per far fronte alle mine/IED ed alla minaccia portata dai droni, nonché si prevede l’adozione di un nuovo sistema antincendio ed anti esplosione più efficiente rispetto a quelli oggi in uso sui Leopard 2 del Heer, anche alla luce dei dati ottenuti sui campi di battaglia ucraini.
Il Leopard-2A8 mantiene l’armamento principale L55 da 120 mm del Leopard 2A6-A7 che può sparare tutte le moderne munizioni per carri armati da 120 mm; ulteriori novità sono costituite dal motore più potente e dalla maggiore capacità elettrica dell’APU, dall’adozione di sistemi di comunicazione migliorati ed un sistema di controllo del fuoco avanzato, oltre la possibilità di installare una RWS per la difesa ravvicinata anche per contrastare i droni.
Inoltre, è prevista l’adozione di miglioramenti per l’equipaggio con l’aggiunta di sistemi di condizionamento dell’aria, nuovi seggiolini e telecamere diurne e notturne perimetrali per la conduzione e la sorveglianza attorno il mezzo.
Foto @KNDS DE