Naval News riporta che il Ministero della Difesa Giapponese ha recentemente lanciato un concorso per una nuova classe di navi da pattugliamento offshore (OPV). Il requisito della Forza di Autodifesa Marittima Giapponese (JMSDF) è per dodici OPV di nuova generazione.
Il design Mitsui E&S, che è stato presentato al pubblico al MAST Asia in corso a Tokyo, beneficia della “piena digitalizzazione delle navi“: la nave è altamente automatizzata, il che significa che l’equipaggio numericamente ridotto a 23 marinai, aumentabile a seconda della tipologia di missione, ha compiti meno impegnativi rispetto a quanto richiesto dalla attuale generazione di navi pariclasse.

L’impianto propulsivo è costituito da due motori diesel su due alberi; a livello di dimensioni, la nave proposta è lunga 100 metri, disloca 2.000 tonnellate ed è progettata per missioni di lunga durata (oltre 1 mese) con velocità superiore a 25 nodi.
L’OPV di Mitsui è progettato per operare UAV del tipo rotorcraft con hangar ricavato nel blocco della sovrastruttura tra i due comignoli di gas di scarico, e due USV rilasciabili/recuperabili grazie allo scivolo/dock ricavato nello specchio di poppa. La detta unità è dotata di un ponte panoramico a 360 gradi e di alcuni nuovi sistemi progettati da Mitsui per ridurre il carico di lavoro dell’equipaggio, come un sistema di manovra autonomo denominato “Auto Target Chasing“.
La configurazione di armamento proposto prevede nel settore di prua un cannone principale da 76 mm (con buona approssimazione di Leonardo o la versione costruita su licenza in Giappone) coadiuvato da 2 impianti a controllo remoto (RWS) da 12,7 mm, sempre più diffusi su ogni tipologia di unità navale nel mondo. La nave sarà inoltre dotata di lanciatori chaff per l’autodifesa ed imbarcherà un radar multifunzione di tipo ancora non definito.
Le principali missioni a cui sarà chiamato a partecipare il futuro OPV della JMSDF saranno la sorveglianza, il pattugliamento costiero e la raccolta di informazioni, quest’ ultima molto importante viste le continue violazioni delle acque giapponesi messe in atto da unità militari e non nord coreane, cinesi e russe. Oltre a Mitsuj , partecipano alla gara altre due società giapponesi, la Mitsubishi Heavy Industries e la Japan Marine United. Il MoD giapponese sarebbe pronto ad assegnare un contratto alla società vincitrice nel 2022.
(Foto Navalnews)
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