Il Primo Ministro australiano Morrison ha annunciato che a breve partirà la costruzione di una seconda base per sottomarini.
Questa nuova base sorgerà sulla costa orientale dell’Australia andandosi ad aggiungere a quella esistente a Perth sulla costa occidentale e secondo il Premier Morrison consentirà di ottenere un miglioramento della capacità di deterrenza strategica dell’Australian Defence Force.
La nuova base accoglierà i sottomarini d’attacco a propulsione nucleare di cui l’Australia vuole dotarsi.
Il travagliato programma Attack
Come è noto, il Governo Australiano in un primo tempo aveva optato per sottomarini classe Attack, la versione a propulsione diesel/elettrica dei Barracuda a propulsione nucleare in allestimento per la Marine Nationale, un progetto che prevedeva la realizzazione di ben dodici battelli con ampia partecipazione dell’industria australiana nella realizzazione.
Il programma Attack, gestito con Naval Group, è naufragato per i costi crescenti, usciti da qualsiasi preventivo di spesa, da ritardi sempre più pesanti e da difficoltà di trovare le intese tra l’industria francese e quella australiana.
Pertanto, al culmine di crescenti polemiche, il Governo Morrison ha deciso di abbandonare il programma Attack suscitando le ire di Parigi che ha aperto anche una sorta di crisi diplomatica.
La svolta nucleare ma tempi ancora lunghi
In questo quadro, nell’ambito del consolidamento dei rapporti tra Australia, Regno Unito e Stati Uniti (AUKUS), il Governo australiano ha annunciato di voler dotare il Paese di sottomarini d’attacco a propulsione nucleare.
Ad oggi non è ancora chiaro su quale battello a propulsione nucleare gli Australiani intendano lavorare per adattarlo alle loro esigenze, se l’Astute della Royal Navy o il Virginia in servizio con l’US Navy.
Comunque, i tempi per la realizzazione del primo dei nuovi sottomarini d’attacco a propulsione nucleare si annunciano lunghissimi; infatti, è stato preventivato che solo a partire dal 2040 la Royal Australian Navy potrà avere a disposizione il battello capoclasse (sempre che il programma non subisca ritardi e ripensamenti in corso d’opera).
In tale situazione, la RAN provvederà ad ulteriormente ammodernare gli attuali SSK classe Collins per consentire loro di rimanere in servizio per un periodo di tempo più lungo rispetto quello fin qui previsto.