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A B-1B Lancer is put on static display by the Pride Hangar at Ellsworth Air Force Base, S.D., April 18, 2019. Ellsworth bombers and a B-25 Mitchell were displayed for the base community to view during the 77th anniversary of the Doolittle Raid event. (U.S. Air Force photo by Airman 1st Class Christina M. Bennett)

Una nuova vita per i B-1B dell’USAF?

A B-1B Lancer is put on static display by the Pride Hangar at Ellsworth Air Force Base, S.D., April 18, 2019.

Dopo un periodo di relativa “calma” gli Stati Uniti si sono messi in fretta al lavoro in vari settori strategici. Uno di questi è l’aggiornamento della propria flotta di bombardieri: ai B-52 gli ormai otto vetusti motori verranno sostituiti consentendo maggiore spinta e consumi più ridotti mentre i B-2, come da noi spiegato in questo articolo, riceveranno un aggiornamento alle proprie capacità di auto-difesa (150 milioni di euro ad aereo). Senza contare l’arrivo del B-21 Raider.

Il B-1 sembrerebbe avere ancora qualche carta da giocare a suo favore e l’USAF ha presentato alle industrie un bombardiere con qualche modifica.

Pronto per i missili da Mach 5

In un bombardiere, appartenente al 412th Test Wing, la seconda stiva per le bombe è stata modificate ad allungata da 4,5 metri a 6,85 metri. Questa modifica permetterà al B-1 di trasportare i futuri missili ipersonici in grado di penetrare le linee nemiche a Mach 5 riducendo al lumicino i tempi di reazione.

Quello che non è dentro è fuori

Il secondo aggiornamento riguarda la capacità del B-1 di trasportare missili balistici nucleari lanciabili in volo nei piloni esterni. L’Air Force aveva già in passato pensato a soluzioni simili ma l’utilizzo di tale sistema compromette la capacità stealth del velivolo. Evidentemente i tempi sono cambiati e l’aggiornamento potrebbe portare il B-1 a portare 16 missili in sei piloni esterni

…ma quello che c’è dentro…

Un nuovo design del lanciatore ruotabile interno può estendere le capacità del B-1 da 24 a 40 missili aria superficie (JASSM) o missili anti-nave a lungo raggio (LRASM). Tale modifica è stata “prelevata” direttamente dal B-52H e non richiederebbe molto lavoro per essere implementata.

Prima però sarebbe meglio metterli in volo…

La flotta dei B-1B rasenta bassissimi livelli di operatività con appena sei macchine “fully mission capable” come da noi descritto in questo articolo. Il tempo stringe e l’Air Force ha già manifestato pubblicamente l’intenzione di sostituire i B-1 con il B-21 tra la fine degli anni 20′ e l’inizio dei 30′.

E’ doveroso ricordare che il B-1 è un velivolo che dal 1995 non può più impiegare armamento nucleare e sotto il New START firmato nel 2010 sono state effettuate estese modifiche per inibire totalmente l’impiego di armi nucleari. Queste modifiche comprendono la rimozione dei cablaggi all’interno della stiva per l’attivazione delle armi nucleari e la distruzione dei piloni subalari esterni per armi non convenzionali.

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