La Difesa Italiana intende dotarsi di una piattaforma galleggiante per le esigenze addestrative del Gruppo Operativo Incursori (GOI) della Marina Militare.
Tale piattaforma sarà impiegata principalmente per la condotta di attività addestrative avanzate nei settori relativi alle operazioni di liberazione ostaggi nel dominio marittimo e ad azioni di abbordaggio e presa di controllo di unità mercantili in situazioni ad alto rischio (Oppose and Boarding) da parte degli operatori del GOI.
La detta nuova piattaforma sarà posizionata ed ancorata nel Seno del Varignano (SP), la “casa” del COMSUBIN, Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare.
Il Gruppo Operativo Incursori (GOI) è una delle due articolazioni del COMSUBIN, Comando Subacquei ed Incursori, e costituisce la componente di Forze Speciali della Marina Militare, i cui compiti assegnati sono di norma di carattere strategico.
Infatti, il GOI è tipicamente chiamato a svolgere:
a) operazioni di Contro-Terrorismo navale per la liberazione di ostaggi su unità passeggeri o mercantili e su installazioni marittime;
b) attacco da sotto la superfice del mare ad unità navali e mercantili in porto od alla fonda con l’impiego di diversi sistemi d’arma;
c) raid contro obiettivi lungo la costa od in profondità entro la fascia dei 40 Km dalla costa con proiezione dal mare;
d) condotta di missioni di raccolta informativa e/o di supporto al fuoco aereo e navale in territorio ostile con metodi di avvicinamento occulti;
e) attività di assistenza militare a favore di Forze Armate di Paesi terzi;
f) concorso con le unità di sicurezza nazionali nelle operazioni di Contro-Terrorismo.
Nel raggio d’ azione del G.O.S. (Gruppo Operativo Subacquei) rientrano invece le operazioni di supporto ai nuclei subacquei imbarcati su unità ausiliarie della Marina, operazioni di sminamento e brillamento di residuati bellici, lavori subacquei, operazioni di ricerca e recupero, nonché la sperimentazione di nuove tattiche e supporti tecnici.
La specialità del G.O.S. è costituita dall’immersione iperbarica, la quale consente operazioni di salvataggio a profondità elevate.
La piattaforma addestrativa sarà impiegata anche per la pianificazione e la preparazione di operazioni speciali, essendo dotata di una “capacità di simulazione virtuale” idonea a riprodurre i molteplici scenari operativi, sia navali che terrestri in cui gli operatori del GOI potrebbero essere chiamati a cimentarsi.
La struttura interna della nuova piattaforma sarà articolata su pareti balistiche modulari, permettendo agli operatori di esercitare le proprie capacità di intervento/irruzione in un ambiente corrispondente a quello che si trova a bordo delle unità mercantili o passeggeri, situazione questa che ad oggi non è replicabile presso alcuna struttura addestrativa in Italia ed all’Estero.
Pertanto, la realizzazione di questa nuova struttura addestrativa complessa “rappresenta certamente un unicum nel panorama europeo” e costituirà un volano di crescita nel settore della ricerca e dello sviluppo di sistemi innovativi, stimolando l’individuazione di nuove soluzioni nel campo della realizzazione di impianti altamente competitivi, che porranno “il sistema paese in una condizione di leadership anche nell’ambito della cantieristica nazionale civile”.
Con riferimento alle caratteristiche tecniche del programma, lo Stato maggiore della Difesa specifica che la struttura principale dello scafo avrà le tipiche forme di un catamarano, realizzato in acciaio e suddiviso in 8 compartimenti stagni.
La lunghezza e la larghezza massima della struttura saranno, rispettivamente di 70 e 24 metri, mentre l’altezza misurerà circa 8 metri. L’area interna di tiro sarà di circa 1300 m2 e sarà collegata ad un sistema di video sorveglianza e di controllo ambientale, gestiti da un’apposita sala di controllo che dovrà supervisionare l’addestramento ed integrarlo con i necessari input in modalità remota (controllo delle sagome target a comparsa o in movimento, controllo luci, proiezione scenari, fumo, ecc.).
Inoltre, la piattaforma sarà dotata di sistemi corredati da adeguati piani manutentivi, tali da garantire un ridotto impegno in termini di manutenzioni ordinarie e straordinarie e di sostegno logistico.
Per quanto riguarda i settori industriali interessati dalle relative attività , questi saranno prevalentemente quelli della cantieristica navale, dell’elettronica, della meccanica e degli armamenti.
Il costo del programma, relativamente al periodo 2021-2026, è stimato in 13,5 milioni di euro, finanziati dal Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa.
Il Documento Programmatico Pluriennale 2021-2023 riporta che il programma di ammodernamento del Gruppo Operativo Incursori (G.O.I.), è volto a preservare la capacità operativa delle Forze Speciali della Marina Militare nei settori più specialistici ed a spiccata connotazione marittima, proseguendo le attività già avviate nel 2013 per l’acquisizione di equipaggiamenti, sistemi, materiali e mezzi specifici mirate ad incrementare l’interoperabilità, la capacità di comando e controllo, la protezione, la mobilità e la sostenibilità delle Forze Speciali. La prosecuzione del programma beneficia di risorse che sono stanziate sulla base dell’art.1 co. 1072 (LdB 2010) e sul bilancio ordinario della Difesa.
E’ da segnalare che le Commissioni Difesa della Camera e del Senato, a tempo debito, hanno espresso parere favorevole sullo schema di decreto ministeriale n. 05/2019 SMD (Stato Maggiore Difesa), relativo lo sviluppo, acquisizione ed il supporto logistico decennale di due nuove linee di mezzi subacquei per le missioni affidate alle Forze Speciali.
Nello specifico, tale programma fa riferimento lo sviluppo e l’acquisto di due nuove linee di trasportatori subacquei (TT.S.S), di piccole dimensioni, ad alto contenuto tecnologico ed elevatissima precisione di navigazione, comprensive dei relativi sistemi d’arma speciali, sistemi C4I, sistemi optoelettrici integrati ed equipaggiamenti subacquei specialistici, nonché dotazioni di sicurezza.
Si prevede, inoltre, un sistema di supporto logistico integrato decennale. Il programma avrà uno sviluppo pluriennale nel periodo 2019 – 2027 per un costo complessivo di 90 milioni di euro (10 milioni per ciascun anno).
Foto Marina Militare
Roma, 15 Dic 2021 (Pubblichiamo un estratto del seguente articolo da leggere nella sua completezza collegandosi al link indicato a fine paragrafo) di Aurelio Giansiracusa La detta nuova piattaforma sar posizionata ed ancorata nel Seno del Varignano (SP), la casa del COMSUBIN, Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare. (Segue articolo). La Difesa Italiana intende dotarsi di una piattaforma galleggiante per le esigenze addestrative del Gruppo Operativo Incursori (GOI) della Marina Militare.