Negli Stati Uniti l’Air Force Special Operations Command (ASFOC) ha annunciato ufficialmente di aver adottato la denominazione Skyraider II per il velivolo da supporto tattico OA-1K di L3Harris.

La scelta è stata compiuta nel solco della tradizione del leggendario Douglas A-1 Skyraider sviluppato alla fine della Seconda Guerra Mondiale che operò con le Forze Armate statunitensi fino alla Guerra del Vietnam, dimostrandosi una macchina assolutamente versatile in compiti impegnativi come il supporto nelle complesse operazioni di Combat SAR.
Caratteristiche dello Skyraider II
Lo Skyraider II è una versione del velivolo turboelica Air Tractor AT-802U Sky Warden, un aereo strettamente derivato dal Air Tractor nato per impieghi agricoli; trattasi di un aereo particolarmente robusto, economico ed adattabile a tutto lo spettro del conflitto.
L’OA-1K sarà in grado di supportare le forze per le operazioni speciali e la Joint Force tramite supporto aereo ravvicinato, attacco di precisione e intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) armata.
Lo Skyraider II è dotato di ruotino di coda che gli consente di effettuare decolli e atterraggi corti, nonché la capacità di operare da aeroporti semi preparati o piste non asfaltate.
L’ASFOC dovrebbe ricevere un totale di 75 OA-1K Skyraider II con il primo esemplare di serie che arriverà a Hurlburt Field nel corso della primavera ormai prossima; in origine i programmi prevedevano l’acquisto di 82 di questi velivoli poi ridotti a 75, insieme ai due velivoli di pre serie oggi impiegati per prove e per lo studio delle tattiche operative.
L’OA-1K ha un peso massimo al decollo di 7.257 kg ed è motorizzato da un Pratt & Whitney PT6A -67F
turboelica da 1.600 CV di potenza.
La velocità massima è di oltre 210 nodi e velocità di crociera di 180 nodi con un’autonomia di 1.300 miglia nautiche.
Lo Skyraider II ha una persistenza di 6 ore di volo a 200 miglia nautiche di raggio di combattimento
Il velivolo è dotato di 10 punti di attacco di cui 2 centrali ed 8 sub alari per un totale di circa 2.700 kg di carico, tra cui missili aria-superficie, razzi guidati e non, bombe di impiego generale ed a guida di precisione.
L’OA-1K è munito di una suite robusta di radio e collegamenti dati che forniscono molteplici mezzi per comunicazioni in linea di vista (LOS) ed oltre la linea di vista (BLOS); ha capacità di ospitare più sensori EO/IR, ISR ed altri sistemi.
Fonte Air Force Special Operations Command
Foto credit @ Air Force Special Operations Command-Staff Sgt. Natalie Fiorilli