La Kumano, seconda fregata della classe 30FFM della Marina giapponese, è stata varata durante un cerimonia a Okayama presso i cantieri Mitsui E&S.
I piani di Tokyo prevedono la costruzione fino a 22 unità in modo da affiancare e sostituire i cacciatorpedinieri nei compiti meno gravosi.
Il costo di ogni fregata si aggira attorno ai 461 milioni di dollari.
Otto fregate sono già sotto contratto ed il ritmo di produzione è due navi/anno in modo da arrivare al 2032 con tutte e ventidue le navi prodotte.
La FFM-2 è stata impostata il 30 ottobre 2019 e si prevede che possa entrare in servizio nel corso del 2022.
La fregata è intitolata in onore del fiume Kumano che scorre nella penisola di Kii per 183 km. E’ la terza unità della Marina giapponese a portare il medesimo nome dopo un incrociatore pesante della classe Mogami durante la II^ Guerra Mondiale ed un cacciatorpediniere durante la Guerra Fredda.
30DX o 30FFM
Le unità classe 30FFM hanno un dislocamento attorno alle 5.000 tonnellate, una lunghezza di 130 metri ed una larghezza di 16 metri.
L’armamento è composto da un cannone Mk-45 a prua, due lanciatori quadrupli per missili anti-nave Type 17, un lanciatore SeaRAM, siluri leggeri Type 12 e 16 celle VLS Mk-41.
La propulsione è assicurata da una turbina a gas MT30 della Rolls Royce e due generatori diesel della MAN, in configurazione CODAG (Combined Diesel And Gas), in grado di spingere la fregata nipponica a più di 30 nodi.
Il radar è l’OPY-2 AESA in banda X è derivato dall’FCS-3 già installato su diverse unità della Marina giapponese.
A completare la suite di sensori, l’OAX-3 per EO/IR, OQQ-25 composto dal sonar nel bulbo di prua e quello trainato e OQQ-11 per le operazioni cacciamine. Il tutto gestito dal CMS (Combat Management System) OYQ-1.
Grande risalto viene dato ad un innovativo CIC (Combat Information Center) a pianta circolare molto caratteristico e avanzato. La circonferenza esterna è composta da 14 consolle multifunzione con tre schermi, al centro trovano posto altre quattro consolle per la gestione del lavoro e poco dietro due tavoli tattici per pianificazione e navigazione.
Le fregate sono anche in grado di svolgere missioni di “cacciamine” grazie all’impiego di mezzi a controllo remoto che di posare mine.
Punto di diamante delle navi è l’innativa plancia che sfrutta la realtà virtuale.
A bordo trovano posto un totale di 90 membri d’equipaggio.
Il Tweet