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Nuovo pattugliatore d’altura P.04 “Osum” per la Guardia di Finanza

Presso il Cantiere Navale Vittoria di Adria è stato varato il nuovo pattugliatore d’altura P.04 “Osum” destinato alla Guardia di Finanza.

Trattasi di una imbarcazione del dislocamento di circa 500 tonnellate, la più grande in assoluto nella storia della componente navale della Guardia di Finanza che permetterà al contempo una notevole riduzione di consumi e di emissioni e la massima flessibilità di impiego operativo.

Il P.04 “Osum” è progettato e costruito per assolvere i compiti demandati al Corpo ed in particolare il pattugliamento, la sorveglianza marittima, lo sviluppo della Maritime Situational Awareness (MSA), il contrasto all’immigrazione clandestina ed ai traffici illeciti perpetrati via mare sia sotto Comando nazionale che inquadrato in dispositivi multinazionali sotto il controllo della Agenzia FRONTEX.

L’Unità sarà dotata di idonee apparecchiature e vettori atti a garantire i collegamenti della stessa nella rete della GdF, compreso l’utilizzo nella rete di Comando e Controllo del Corpo, della Marina Militare Italiana e della Guardia Costiera, il collegamento con il naviglio mercantile, da pesca e da diporto.
Tale capacità dovrà permettere di operare anche in collaborazione con altro naviglio ed aeromobili del Corpo, della Marina Militare, S.A.R. e in contesti internazionali gestiti dall’Agenzia FRONTEX.

Si tratta della prima nave “green” della Guardia di Finanza essendo dotata di un impianto di propulsione diesel-elettrico che le consente di pattugliare lunghe distanze per almeno 15 giorni continuativi (autonomia di almeno 2000 miglia nautiche a 18 nodi), con ridotta emissione nociva per l’ambiente. Sono installati due motori diesel principali di propulsione ai quali sono affiancati motori elettrici reversibili da 270 kw ciascuno; tali propulsori possono fungere da motori di propulsione in pattugliamento o, alternativamente, fornire energia elettrica per aumentare la potenza complessiva per le alte andature

La “Osum” (fiume albanese presso il quale le unità della Guardia di Finanza si impegnarono duramente nel corso della I e II Guerra Mondiale), è una nave in acciaio lunga circa 60 metri, larga 9,5 metri ed ha un pescaggio di 3,5 metri. Come le precedenti unità Monte Sperone (P.01) e Monte Cimone (P.02), anche il P.04 è frutto della cooperazione tra il Cantiere Navale Vittoria e l’olandese Damen Shipyards Group.

Nelle fila del Servizio Navale della Guardia di Finanza è in servizio il pattugliatore d’altura Denaro (P.03), consegnato nel 1998 che si differenzia dai precedenti Zara (P.01) e Vizzari (P.02) risalenti al 1990 ormai radiati, per una diversa motorizzazione, quattro motori diesel MTU 16V396TB94 da 9,58 MW, che permettono all’imbarcazione di raggiungere una velocità massima di 35 nodi al posto dei due motori diesel GMT BL 230.12M da 4,38 MW, che consentivano a Zara e Vizzari una velocità massima di 27 nodi.

Caratteristica dell’unità è la forma della prua “ad ascia” o Axe Bow tipica delle costruzioni navali di Damen, già adottata con i precedenti Monte Sperone e Monte Cimone, al momento, le unità più importanti della flotta della Guardia di Finanza. Questo particolare tipo di prua è progettato per affrontare il mare agitato e grosso, permettendo all’unità di essere operativa anche in condizioni meteo e nautiche estreme. Oltre le ottime doti di tenuta al mare, sono previsti anche adeguati confort di vita a bordo per l’equipaggio, sia in ambiente operativo che in ambiente privato nei periodi di recupero psicofisico.

Il P.04 “Osun” è progettato per sviluppare una velocità massima di oltre 26 nodi ma eseguirà lunghi pattugliamenti ad una velocità di crociera di 8- 9 nodi ad andatura elettrica. L’equipaggio è formato da trenta uomini ma possono essere imbarcate altre otto persone nel ambito della missione europea “FRONTEX” per il contrasto all’immigrazione clandestina.

L’unità sarà armata con due-tre mitragliatrici calibro 12,7 mm a controllo manuale ed entrerà in servizio nel primo trimestre del 2022. Molto interessante la possibilità di imbarcare ed impiegare, da apposita zona a proravia della plancia di comando, Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) delle categorie “mini” e “micro” che aumentano la capacità operativa del pattugliatore.

Per quanto riguarda i costi, la commessa del Comando Generale della Guardia di Finanza ha un valore complessivo di 32 milioni e 400 mila euro, di cui 28 milioni di euro per la costruzione ed allestimento della nave, circa 3 milioni di euro per la fornitura di carburante e poco meno di 1 milione e mezzo di euro per servizi di assistenza post-vendita; il contratto assegnato a Cantiere Navale Vittoria nel mese di giugno del 2020 prevede anche un’opzione per la costruzione di ulteriori 3 unità dello stesso tipo.

Nelle fila del Servizio Navale della Guardia di Finanza è ancora in servizio il pattugliatore d’altura Denaro (P.03), consegnato nel 1998 che si differenzia dai precedenti Zara (P.01) e Vizzari (P.02), risalenti al 1990 ed ormai radiati, per la diversa motorizzazione, avendo adottato quattro motori diesel MTU 16V396TB94 da 9,58 MW, che permettono all’imbarcazione di raggiungere una velocità massima di 35 nodi, al posto dei due motori diesel GMT BL 230.12M da 4,38 MW presenti sullo Zara e sul Vizzari che consentivano alle due unità in questione di raggiungere una velocità massima di 27 nodi.

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