Giacomo CavannaIl quinto Saab GlobalEye AEW&C destinato agli Emirati Arabi Unuti ha eseguito con successo il primo volo; appartiene alla seconda tranche di due velivoli ordinata dal Paese mediorientale dopo l’acquisto dei primi tre aerei realizzati per compiti di sorveglianza aerea, allarme e comando e controllo.
Il velivolo in questione è il frutto della cooperazione tra la svedese Saab e la canadese Bombardier ed impiega la cellula di un Global 6000 appositamente modificato per le missioni militari di Airborne Early Warning and Control.
Il GlobalEye è dotato di una serie di sensori attivi e passivi che forniscono il rilevamento e l’identificazione a lungo raggio di bersagli in aria, in mare e sulla terraferma.
Fornendo informazioni in tempo reale alle unità delle forze aeree, terrestri e navali, il GlobalEye consente al personale dei comandi di ottenere una maggiore consapevolezza situazionale delle aree circostanti il teatro operativo ed il rilevamento tempestivo delle minacce.
Sul velivolo è installata una suite di sensori avanzati sviluppati ed integrati da Saab tra cui il radar Erieye ER (Extended Range) adatto ad eseguire missioni di sorveglianza simultanea aerea, marittima e terrestre, con un maggiore raggio di rilevamento ed oltre 11 ore di autonomia operativa.
I GlobalEye, oltre il radar Erieye ER, per le missioni di sorveglianza aeronavale e terrestre impiegano un sistema elettro-ottico (EO/IR) ed un radar indicatore di bersaglio in movimento a terra, in grado di rilevare oggetti a terra e sulla superficie marina. Il sistema è in grado di rilevare bersagli di limitate dimensioni come il periscopio di un sottomarino.
Anche la Svezia ha adottato il Saab Bombardier GlobalEye ordinando nell’estate del 2022 una prima coppia di velivoli con consegne previste nel 2027.
Foto @Saab
