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Sviluppi per il sistema Iron Dome

In Israele il Ministero della Difesa (IMOD), insieme alla Israel Missile Defense Organization (IMDO) ed al Directorate of Defence Research & Development (DDR&D) unitamente a Rafael Advanced Defence Systems Ltd., ha provveduto a completare una serie di prove con lanci reali della versione potenziata del sistema Iron Dome oCupola di Ferro“.

A seguito delle lezioni apprese nel recente conflitto è apparsa la necessità di adeguare il sistema Iron Dome alle minacce portate da nuovi sistemi d’arma che si sono largamente diffusi sui campi di battaglia, quali droni, missili da crociera e razzi a lunga gittata.

Le modifiche apportate al sistema

Non sono state eseguite modifiche sui missili o sul radar quanto, invece, è stata interessata la componente elettronica e gli algoritmi di intelligenza artificiale per permettere agli effettori Tamir di poter affrontare anche minacce per le quali non era stato progettato.

Pertanto, il sistema è stato “stressato” e sottoposto a prove con il lancio multiplo di droni, loitering munition, missili da crociera e razzi d’artiglieria a lunga portata tra cui salve sparate da sistemi PULS.

La campagna di prove è servita anche a testare le capacità del sistema radar ELM-2084 di tipo phased array attivo operante in banda S che è stato aggiornato anche per affrontare queste nuove minacce.

L’evoluzione del Iron Dome e la difesa multistrato israeliana

L’Iron Dome è divenuto operativo nel 2011 e nasce in origine per affrontare razzi a corto raggio, bombe di mortaio e proiettili d’artiglieria che provenivano in gran numero dalla Striscia di Gaza e dal confine settentrionale con il Libano.

Dal 2011 l’Iron Dome è stato “costretto” progressivamente ad assumere funzioni di difesa di punto anche nei confronti di altri tipi di sistemi d’arma che si sono diffusi a tal punto dal portare la Difesa Israeliana a modificare la “Cupola di Ferro”.

L’Iron Dome costituisce la difesa di punto nel ambito della difesa multistrato organizzata su David’s Sling per la difesa antiaerea ed antimissili a medio e lungo raggio e sui sistemi di difesa antimissile Arrow, con l’Arrow 3 in grado di ingaggiare missili balistici a medio raggio ed ipersonici fuori dall’atmosfera terrestre.

A partire dal prossimo anno l’Iron Dome sarà integrato dal sistema d’arma laser Iron Beam, una prima assoluta nel settore dei laser ad alta potenza o ad energia diretta (HEL) da 100 kW; la decisione di sviluppare e schierare questo tipo di sistema nasce dalla necessità di affrontare velivoli a pilotaggio remoto sempre più sofisticati ed altamente manovrabili e per permettere al Iron Dome di non essere saturato da lanci multipli di ordigni avversari come più volte è accaduto nel corso del conflitto mediorientale tutt’ora in atto, abbattendo al contempo i costi di ingaggio (l’illuminazione laser ha costi infinitamente più bassi rispetto a lancio di un Tamir che, peraltro, ha costi contenuti).

Caratteristiche del Iron Dome

Caratteristica del Iron Dome è quella di selezionare i bersagli in arrivo più pericolosi grazie ai sofisticati sistemi di scoperta e tracciamento, ricorrendo ad algoritmi di intelligenza artificiale che, sulla base dei dati acquisiti dai sensori, in pochissimi secondi predicono dove gli ordigni colpiranno; sulla base di questa valutazione sono lanciati gli effettori Tamir; il tutto avviene in pochi secondi.

Un sistema completo è costituito da più unità di lancio (3/4), ciascuna in grado di contenere fino a 20 intercettori Tamirda un radar sviluppato dalla israeliana Elta per rilevare e tracciare i bersagli, e da un’unità di gestione della battaglia BMC (Battle Management Weapon Control).

Il Tamir è un missile con seeker RF attivo, altamente manovrabile in grado di neutralizzare minacce a corto raggio, dotato di sensori elettro-ottici ed alette di manovra e di testata esplosiva con spoletta di prossimità.

La versione aggiornata del Iron Dome è ora accreditata di essere in grado di affrontare anche la minaccia aerea sempre più diffusa di uav, uas, loitering munitions e missili da crociera, con un raggio d’azione che è compreso tra i 4 ed i 70 chilometri.

Fonte ed immagine credit @Ministero della Difesa Israeliana (IMOD)

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