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Lanciato l’attacco contro gli Houthi nello Yemen

L’ U.S. Central Command ha comunicato che nelle prime ore del mattino del 12 gennaio, circa le 2:30 (ora di Sanaa), le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti, in coordinamento con il Regno Unito ed il supporto di Australia, Canada, Paesi Bassi e Bahrein, hanno condotto attacchi congiunti su obiettivi Houthi per ridurre la loro capacità di continuare. i loro attacchi illegali e sconsiderati contro navi militari e civili statunitensi e di altri Paesi nel Mar Rosso.

Questa azione multinazionale ha preso di mira i sistemi radar, i sistemi di difesa aerea e i siti di stoccaggio e lancio per attacchi unidirezionali di sistemi aerei senza pilota, missili da crociera e missili balistici.

Dal 17 ottobre 2023, i militanti Houthi, secondo l’intelligence statunitense sostenuti dall’Iran, hanno tentato di attaccare e molestare 27 navi sulle rotte marittime internazionali. Questi incidenti illegali includono attacchi che hanno impiegato missili balistici antinave, veicoli aerei senza pilota e missili da crociera nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.

L’U.S. Command Central specifica che gli attacchi lanciati nelle prime ore del mattino sugli obiettivi degli Houthi non hanno alcuna associazione e sono separati dall’Operazione Prosperity Guardian, una coalizione difensiva di oltre 20 Paesi che opera nel Mar Rosso, nello stretto di Bab al-Mandeb e nel Golfo di Aden.

Il Generale Michael Erik Kurilla, comandante del U.S. Central Command, ha dichiarato gli Stati Uniti ritengono i militanti Houthi e i loro destabilizzanti sponsor iraniani responsabili degli attacchi illegali, indiscriminati e sconsiderati alle navi internazionali che hanno avuto finora un impatto su 55 nazioni, mettendo in pericolo la vita di centinaia di marinai, compresi quelli gli Stati Uniti ed ha concluso, affermando che le loro azioni illegali e pericolose non saranno tollerate e ne saranno ritenuti responsabili.

L’operazione è stata condotta principalmente dalla US Navy con missili da crociera Tomahawk e con caccia bombardieri F/A-18E/S Super Hornet supportati da velivoli da guerra elettronica e soppressione delle difese aeree EA-18G Growler, oltre che UAV per la sorveglianza, acquisizione degli obiettivi e valutazione degli attacchi, velivoli per il rifornimento in volo dell’USAF ed aerei E-2D Hawkeye per il Comando e Controllo delle missioni.

Per il Regno Unito hanno partecipato quattro caccia bombardieri Eurofighter Typhoon, armati con bombe guidate per attacchi di precisione Paveway IV , supportati da un aviocisterna Airbus A330 MRTT “Voyager” decollati dalla base RAF Akrotiri sita sull’isola di Cipro.

Fonte U.S. Central Command e UK MoD

Foto @U.S. Central Command e @UK MoD

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