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Pattugliatori d’altura per la Marina Giapponese

In Giappone a Tokyo il Ministero della Difesa ha annunciato di aver accelerato la costruzione di nuovi pattugliatori per la Forza di autodifesa marittima giapponese.

La necessità di queste nuove navi da pattugliamento era stata inclusa nei documenti governativi del 2018 relativi il programma di difesa.

Il programma e le missioni affidate

Il relativo contratto per la costruzione di 12 nuovi pattugliatori era stato firmato nel 2022, con Japan Marine United come principale appaltatore e Mitsubishi Heavy Industries come subappaltatore.

Queste navi, che costeranno circa 9 miliardi di JPN o 66,6 milioni di dollari ciascuna, saranno le prime navi da pattugliamento nella storia della Forza di autodifesa marittima giapponese e avranno compiti di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) nelle acque intorno al Giappone.

A tali OPV sarà assegnato anche il compito di pattugliare le acque intorno le isole Riukiu e Senkaku, queste ultime oggetto di dispute territoriali con Cina e Taiwan che ne rivendicano la sovranità.

Caratteristiche dei nuovi OPV

I pattugliatori avranno un dislocamento di 1.920 tonnellate, lunghezza di 95 metri e larghezza di 12 metri, saranno dotati un sistema di propulsione ibrido ed armato con impianto d’artiglieria da 30 mm.

L’impianto propulsivo sarà del tipo CODLAD, COmbined Diesel Electric And Diesel, con un singolo motore diesel ed uno elettrico che lavoreranno su un singolo asse/elica, che permetterà a queste unità di raggiungere una velocità massima di circa 20 nodi: per facilitare le manovre in porto vi sarà un’elica a prora.

E’ previsto un ponte di volo per un elicottero del tipo SH-60 che avrà a disposizione anche un hangar; saranno imbarcati UAV a decollo ed atterraggio verticale V-BAT che amplieranno il raggio d’azione degli OPV nel esecuzione di missioni ISR.ON

Sarà organizzata un’area per il trasporto di moduli multi missione che saranno trasportati in normali container che potranno essere caricati a bordo con un’apposita gru; sarà presente un sistema di lancio e recupero (LARS).

Le nuove navi avranno un equipaggio permanente composto da 30 marinai e potranno ospitare ulteriore personale a seconda della necessità di missione.

Immagine credit @Agenzia per le Acquisizioni, Tecnologie e Logistica (ATLA)

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