I primi pod rappresentativi della produzione AN/ALQ-249 Next Generation Jammer Mid-Band (NGJ-MB) della Marina degli Stati Uniti sono arrivati al Naval Air Warfare Center Aircraft Division (NAWCAD) Patuxent River, nel Maryland, lo scorso 7 luglio.

I due sistemi di prova rappresentativi della flotta NGJ-MB sono stati consegnati al pod shop dell’Airborne Electronic Attack Systems Program Office (PMA-234) dove saranno utilizzati per completare il programma di test di sviluppo (DT) e iniziare ad eseguire test di funzionamento (OT) che richiedono l’uso di hardware e software rappresentativi dal punto di vista operativo.
Il resto del programma di test di sviluppo (DT) sarà condotto dai VX-23 e VX-31, situati presso la Naval Air Warfare Center Weapons Division, China Lake, California, mentre le prove di funzionamento (OT) saranno condotte dal VX-9 presso la Naval Air Weapons Station China Lake.
Ad oggi, NGJ-MB ha completato con successo più di 300 ore di test di volo di sviluppo e ha più di 5.000 ore di test in camera e di laboratorio utilizzando i modelli di sviluppo ingegneristico progettati specificamente per DT.
NGJ-MB fa parte di un sistema più ampio che aumenterà e alla fine sostituirà il legacy ALQ-99 Tactical Jamming System attualmente utilizzato sul Growler EA-18G.
La maggiore potenza e capacità di NGJ-MB di indirizzare più sistemi saranno miglioramenti significativi rispetto all’ALQ-99.
La US Navy riceverà sei sistemi da Raytheon Intelligence & Space, il produttore di primo equipaggiamento. Una volta completato il programma di test di volo, i pod LRIP (Low Rate Initial Production) saranno inviati alla flotta per raggiungere la capacità operativa iniziale (IOC), prevista per l’autunno 2023.
Il programma NGJ-MB è svolto in cooperazione con la Royal Australian Air Force che ha in servizio, oltre gli F/A-18E/F Super Hornet, anche gli EA-18G Growler per guerra elettronica e soppressione delle difese aeree.
Fonte e foto Naval Air Systems Command (NAVAIR)